Storia del beach tennis

In principio era il tamburello. Il gioco, che all’inizio del Novecento allietava i pomeriggi estivi dei nostri nonni e prozii è, insieme al tennis, un diretto discendente della pallacorda, nata tra Franca e Italia nel XIII secolo. Tra i suoi fan anche personalità come D’Annunzio e Mascagni che, a Bellevue, durante la stesura della Parisina, si distraevano alternando il tamburello alle bocce. Il gioco, tuttora esistente e con tanto di federazione, ha attraversato indenne secoli di storia dando origine a sua volta ai cosiddetti “racchettoni” o “beach tennis”, una variante del tennis che per decenni ha rappresentato lo sport da spiaggia lungo la riviera romagnola. Così nasce l’idea di sfidarsi a racchettoni sui campi da beach volley.

Nei primissimi anni novanta si gioca con “rete alta” il gioco è molto lento, fatto di pazienza e resistenza. Il cambio di marcia avviene quando si intuisce che su una reta più bassa il gioco possa arricchirsi di velocità, colpi alti ed esaltanti, di tattiche, incroci, schemi. Si scende a 1.70 che garantisce scambi veloci e non troppo corti. Proprio il beach volley, che nel 1996 diventa sport olimpionico, disegna la strada per nuovi cambiamenti: battuta valida lungo tutta la linea di fondo, net valido in battuta e, soprattutto, il campo ridotto da 9×9 a 8×8. L’ultimo significativo aggiustamento riguarda il punteggio: via il beach volley, entra il tennis, con la sua strampalata scansione 15/30/40 gioco. Gli attrezzi si evolvono; racchette in legno compensato e pallina da tennis depressurizzata per ridurre la velocità. Turquoise è la prima ditta ufficiale a costruire racchette da beach tennis.

A beach tennis possono giocare tutti: i primi colpi riescono dopo pochi scambi, il ritmo di gioco basso, con molte pause, consente anche il tarda età sfide di qualità.
Nel 2003 si giunge all’internazionalizzazione del beach tennis. Il beach tennis, in poco più di quindici anni, ha fatto un cammino straordinario, che naturalmente continua ancora.

Linguaggio del beach tennis

Come ogni disciplina, anche il beach tennis ha la sua terminologia tecnica per distinguere i diversi colpi e le situazioni di gioco. Di seguito un breve elenco dei termini più utilizzati nel beach tennis internazionale:

Impugnatura Continental: Impugnatura a martello utilizzata per tutti i colpi del beach tennis
Diritto: Colpo giocato con il palmo della mano rivolto verso la rete
Rovescio: Colpo giocato con il dorso della mano rivolto verso la rete
Smash: Schiacciata che si effettua con la palla sopra la linea della testa distendendo il braccio racchetta e piegando il polso
Veronica: Schiacciata di rovescio con spalle alla rete
Bilanciere: Colpo che si effettua per rigiocare palline che passano sopra la testa e sembrano irrimediabilmente perse. Si distende completamente il braccio verso l’alto, tenendo il polso fermo, e si va a rigiocare una palla tesa
Sventaglio: Diritto giocato dalla parte del rovescio
Slice: Colpo ad effetto che si effettua dando alla pallina una rotazione da destra verso sinistra
Tie-break: Forma abbreviata di gioco che si svolge in caso di parità di game